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martedì 9 febbraio 2016

Il massacro della foresta di Teutoburgo (situazione generale )

Augusto nelle sue res gesta si vantava di aver chiuso per ben tre volte l'accesso al tempio di Giano. Quando Roma era in guerra si aprivano le porte del tempio di Giano in modo tale che il dio potesse aiutare i romani a vincere.
Statua di Augusto 

Ma in realtà tranne nel caso della Partia,  egli grazie ai figli Tiberio e Druso e a vari generali, aveva iniziato una serie di campagne che gli permisero di ingrandire l'impero.

Ed è proprio in questo periodo che l'esercito romano subisce la sua più grande sconfitta ad opera dei barbari.
È il 9 d.C., Augusto ha promosso varie campagne tra cui alcune in Germania, durante una di queste muore il figlio Druso cadendo da cavallo (9 a.C.), tra queste spicca quella guidata da Quintilio Varo, che al comano di tre legioni si era addentrato all'interno della Germania.
Alla fine della campagna mentre le legioni iniziano il ritorno viene consegnato a Varo un messaggio in cui un contingente chiedeva di essere soccorso. Varo perciò decide di accorrere in soccorso del contingente. Crede si tratti di una delle frequenti rivolte dei germani ma ciò che non sa è che il responsabile di questi attacchi è Arminio comandante della cavalleria ausiliaria, uomo in cui Varo ripone molta fiducia.
Busto di Arminio

Così grazie a uno stratagemma, di cui non sappiamo molto, Arminio riesce a far cambiare percorso alle legioni romane e a farle dirigere verso la foresta di Teutoburgo.
È il luogo ideale per tendere un'imboscata, infatti è una fitta foresta con poco spazio di manovra per i legionari, che saranno intralciati dai numerosi civili che li seguono.
Legionari in marcia nella foresta di Teutoburgo