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giovedì 24 marzo 2016

Vajont la diga del disonore



Il film tratta gli avvenimenti che accompagnarono la costruzione della diga del Vajont ed il disastro che, nel 1963, costò la vita a circa duemila persone. La vicenda reale viene raccontata intrecciandola con la storia d'amore di Olmo Montaner, che nel film è uno dei pochi sopravvissuti alla tragedia, ma è in realtà un personaggio del tutto inventato (anche se forse, in parte, è ispirato al geometra Giancarlo Rittmeyer che la sera della tragedia era di sorveglianza sulla diga).

Trama
Era il 9 ottobre del 1963 quando 260 milioni di metri cubi di terra e rocce del monte Toc si staccarono e franarono nel lago artificiale della diga del Vajont. L'anomala, immensa onda relativa sommerse Longarone. Morirono oltre 2000 persone. Si parlò si fatalità, ma non era così. C'era stato chi aveva previsto la tragedia essendo la diga costruita su un terreno inadatto. La giornalista Tina Merlin cercò di portare alla luce la verità, indagando fra omertà e scarichi di responsabilità. Un funzionario si tolse la vita. Il processo, durato decenni, produsse solo condanne ridicole. Martinelli racconta tutto questo cercando di mediare lo spettacolo (troppi effetti speciali e addirittuta "esagerati") e l'inchiesta. La Morante è brava ma fin troppo aggressiva. La vera Merlin non era così. Ma, si sa, il cinema ha le sue licenze. Film, comunque, benemerito.

Recensione
Il film narra l'amore tra Olmo Montaner e Ancilla e sullo sfondo gli eventi dalla costruzione della diga (a cui Olmo lavora) fino al terribile disastro del 9 ottobre 1963. Il film ricostruisce in modo accurato gli intrighi dietro la costruzione della diga e i tentativi di varie persone di avvertire le persone del pericolo costituito da questa.
Le stesse azioni compiute da Olmo Montaner durante la notte del disastro sono ispirate alle azioni del geometra Giancarlo Rittmeyer che però morì nel corso dell'incidente.
Il film merita di essere visto dato che ricostruisce uno dei peggiori disastri nell'Italia del dopoguerra.

Siti dove trovarlo:
Su Dailymotion potete trovare il film completo in italiano:
http://www.dailymotion.com/video/x2cex17_vajont-la-diga-del-disonore-2001_shortfilms/

Voto
Secondo noi:
4/5
Secondo il sondaggio:

mercoledì 23 marzo 2016

Generation war



Generation War (in tedesco Unsere Mütter, unsere Väter, letteralmente Le nostre madri, i nostri padri) è una miniserie TV tedesca in tre parti prodotta dalla ZDF e andata in onda per la prima volta in Germania e Austria nel marzo2013, mentre in Italia è stata suddivisa in due parti, andate in onda per la prima volta venerdì 7 e sabato 8 febbraio 2014.

Trama
La vicenda prende il via nel 1941, durante laseconda guerra mondiale, quando cinque amici tedeschi, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, si trovano ad una piccola festa per festeggiare la partenza dei fratelli Winter, rispettivamente ufficiale e soldato dell'esercito tedesco, e di Charlotte,crocerossina, per il nuovo fronte orientale, alla vigilia dell'inizio dell'operazione Barbarossa. I tre sono in compagnia di Viktor e Greta: il primo, figlio di un apprezzato sarto, non può partecipare alla guerra in quanto ebreo, mentre la seconda, che ha una relazione con lui a dispetto delle leggi di Norimberga, ha ambizioni di diventare cantante.
I cinque sono convinti che la guerra durerà pochissimo e che l'Armata Rossa sarà presto sconfitta, giurando di ritrovarsi il Natale dello stesso anno nello stesso posto, ma gli eventi che seguiranno frustreranno le loro speranze, sconvolgendo le loro vite.

Recensione
Il film ci da uno sguardo unico sulla Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di cinque amici, le cui vite verranno travolte inesorabilmente. La particolarità del film è che non si sofferma solo su un aspetto la situazione al fronte, l'olocausto, la resistenza, la vita dei civili in Germania ma li mostra tutti: il fronte orientale con gli occhi di Wilhelm Winter (Volker Bruch) , del fratello minore Friedhelm Winter (Tom Schilling) e dell'infermiera Charlotte (Miriam Stein), la vita civile con gli occhi di Greta Müller (Katharina Schüttler), la deportazione degli ebrei e la resistenza con gli occhi di Viktor Goldstein (Ludwig Trepte).Si tratta di tutti punti di vista che raramente si vedono normalmente nei film sulla Seconda Guerra Mondiale, ma che mostrano una realtà importante e molto diversa da quella scritta sui libri di storia. Lo consiglio vivamente a coloro a cui interessa avere uno sguardo diverso su una delle pagine più terribili della storia umana.
 
Siti dove trovarlo:
•La prima parte in italiano la trovate sul sito rai:

Voto:
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4/5
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