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giovedì 31 dicembre 2015

La battaglia d'Inghilterra (situazione generale)

La battaglia d'Inghilterra (situazione generale)

Dopo la sconfitta della Francia nel giugno del 1940, Hitler concentra la sua attenzione verso l'Inghilterra. Hitler prima decide di chiedere la resa, ma davanti al rifiuto degli inglesi, decise che l'unica soluzione era invaderla.

Perciò lo stato maggiore crea un piano per invadere la Gran Bretagna, il suo nome è "operazione leone marino". Secondo il piano varie divisioni stanziate nei porti francesi sarebbero sbarcate sulla costa inglese mentre gli alianti (progettati su misura per trasportare carri armati) e i patacadutisti sarebbero atterrati nelle zone interne. Ma per attuarlo c'era bisogno del controllo della manica e dei cieli sopra la Gran Bretagna. Quest'ultimo compito spetta alla Luftwaffe di Goering. Questi ordina la creazione di varie divisioni aeree dette "Luftflotten".




Herman Goering




Mappa delle rotte aerei e degli obiettivi 


Le quali erano composti da bombardieri (he 111 e ju88), caccia (i bf109 e i bf110) e caccia-bombardieri (il ju87 "stuka"). Si trattava di aerei modrni ed efficienti, il meglio dell'industria tedesca.



Ju87 "stuka"




Bombardieri tedeschi He111


Goering schiera più di 2000 aerei contro i soli 700 della RAF.

Anche l'Italia schiera circa 180 aerei,  guidati dai migliori piloti italiani, ma dato che si tratta di aerei antiquati gli italiani subiscono molte perdite. Successivamente Hitler criticherà la decisione di Mussolini di inviare in Inghilterra i suoi piloti migliori piuttosto che in Africa.

L'obbiettivo è distruggere le infrastrutture militari, campi di volo, le postazioni dei radar e le difese costiere, ma anche le infrastrutture civili come vie di comunicazione, le industrie, i magazzini, i porti e gli aeroporti.
Ma il piano aveva numerose falle: i tedeschi non sapevano il numero reale di caccia della Raf, non sapevano dove erano collocate le stazioni radar, le squadriglie erano inviate senza avere adeguate informazioni sul numero di nemici.

Tutto ciò porterà alla sconfitta dei tedeschi sui cieli d'Inghilterra e alla cancellazione dell'operazione leone marino.


domenica 27 dicembre 2015

L'offensiva delle Ardenne

L'offensiva delle Ardenne 

Il segnale di Attacco giunse alle 05:30 del 16 dicembre 1944,  l'esercito tedesco irruppe nelle Ardenne travolgendo le inesperte unità Alleate, che prese alla sprovvista lottarono disperatamente per fermare i tedeschi. A questo si aggiunse che molti sabotatori tedeschi travestiti da Americani tagliarono le linee di comunicazione isolando così i vari gruppi di reparti.



Waffen SS in azione



Divisioni tedesche in marcia

Gli Alleati inizialmente presi di sorpresa sbandarono e iniziarono a ripiegare dietro la pressione esercitata dai tedeschi. Ma alcune unità Alleate nonostante l'inferiorità numerica e la mancanza di ordini riuscirono a resistere.

Infatti i tedeschi, a causa delle enormi perdite subite dalle varie divisioni avevano dovuto rimpiazzarle con truppe giovani e spesso non adeguatamente addestrate. Perciò quando queste incontravano le unità Alleate veterane non riuscivano ad avanzare.  

Mentre il fronte si avvicina sempre di più alla città chiave di Bastogne si verificarono una serie di massacri da parte delle SS, sia nei confronti dei soldati sia dei civili. Proprio a seguito di questo evento Eisenhower (comandante in capo delle forze alleate in Europa), inviò ai comandanti una comunicazione in cui ordinava di fucilare sul posto tutti i soldati delle SS che si arrendevano o che venivano catturate.



Colonna di prigionieri Americani

Ma la situazione cambia quando i tedeschi raggiungono Bastogne, città chiave dato che tutte le strade della regione convergono qui. Infatti il comando Alleato aveva inviato qui la 101 divisione aviotrasportata per difendere la città e avevo messi al comando McAuliffe.



Comandante McAuliffe

I tedeschi decidono di dividere in due parti l'esercito: una parte avanzerà verso Aversa mentre l'altra composta dalle unità corazzate e trentamila uomini comandati dal generale Hass Von Manteuffel attaccherà Bastogne.

Manteuffel decide di attaccare in più punti della città contemporaneamente. Ma la creazione di una difesa mobile permette agli Alleati di fermare i continui attacchi tedeschi.Questi perciò chiedono il supporto della Luftwaffe per schiacciare la resistenza alleata. Dopo il bombardamento i tedeschi lanciano un attacco approfittando che la 101 divisione aviotrasportata inizia a non disporre più né di proiettili per fucili né di munizioni per l'artiglieria, ma nonostante tutto riescono a resistere.



Hass Von Manteuffel 

Ma quando il tempo migliorò e gli aerei alleati paracadutarono grandi quantità di rifornimenti ai soldati bloccati di Bastogne la situazione si invertì. Inoltre il comando Alleato dopo lo stupore iniziale ordinò a Patton di lanciare un attacco per soccorrere le unità bloccate. Quando i comandanti  tedeschi vennero a sapere ciò decisero che bisognava prendere immediatamente la città, perciò lanciarono un disperato attacco in massa nella speranza che dove aveva fallito la strategia riusciva il numero. Ma gli americano riforniti di munizioni scaricano un tremendo fuoco di sbarramento sui tedeschi. A questo si aggiunge un altro fattore: i tedeschi non disponevano di alcun rinforzo.
Hitler era talmente sicuro del successo del suo piano che aveva ignorato un problema fondamentale: l'industria tedesca non era in grado di fornire alcun rinforzo, in termini di mezzi corazzati ed equipaggiamenti per fanteria, mentre gli alleati potevano disporre di ingenti quantità di rinforzi.

Perciò vengono annientati e sono costretti a indietreggiare.



Soldati tedeschi in ritirata

Alla fine i tedeschi, incalzati dagli americani, sono costretti a ritornare alla linea Sigfrido. Questa offensiva dette un enorme vantaggio agli Alleati dato che i tedeschi in questa battaglia  impiegarono le ultime unità disponibili. Gli effetti però si fecero sentire anche sul fronte orientale: la maggior parte delle divisioni corazzate proveniva da quel fronte e la loro mancanza permise ai sovietici di avanzare più rapidamente.